Lo straordinario progetto WANDERING ITALIA si propone di unire avventura, fotografia, natura, cultura, storia e alpinismo: l’obiettivo della mia spedizione è quello di attraversare in solitaria parte dell’Appennino e l’intero arco Alpino, raggiungendo le montagne, i parchi e le riserve naturali più importanti della penisola, attraverso il Sentiero Italia e non solo.
Attraversare a piedi metà Italia è un sogno che ho avuto sin da ragazzo, e sono ora pronto e libero per realizzarlo! Non intraprendo questo viaggio per battere alcun record, ma per scoprire, gustare e mostrare ad altri le bellezze del nostro Paese, diffondendo la passione per il trekking, per l’avventura e per un’indimenticabile esperienza a contatto con la Natura.
Per questo motivo catturerò, riporterò e racconterò il tutto attraverso la mia attrezzatura fotografica, audio e video, e attraverso i miei articoli.
Una delle principali caratteristiche di questo impegnativo progetto è il trasporto di un pesante carico attraverso duri ed impervi terreni per migliaia di chilometri: solo la mia attrezzatura fotografica pesa più di 10 kg ma è fondamentale ai fini stessi del progetto.
Inoltre porterò con me tenda, sacco a pelo e tutto il necessario per poter dormire all’aria aperta cercando di appoggiarmi il meno possibile alle strutture ricettive (che comunque non potrò evitare se non altro per lavarmi e per ricaricare parte della mia attrezzatura).
Vista l’odierna situazione sulle Alpi, ho già deciso di rimandare la partenza di una quindicina di giorni (momentaneamente fissata per il 14 maggio) sperando che la Primavera aiuti lo sciogliersi della neve prima del mio arrivo alle quote elevate (anche sopra i 3000 m) delle vette alpine.
Molto dipenderà dal tempo metereologico che influenzerà anche il tempo a disposizione: ho stilato per ben 3 volte una mia tabella di marcia e spero di poter portare a termine l’intero percorso in circa 110-120 giorni, in ogni caso prima che il freddo si riappropri dell’arco alpino.
Molto dipenderà anche e soprattutto da me, dalla mia condizione fisica (le due placche nella gamba destra che ho, per esempio, spero non diano troppi problemi) e mentale nell’affrontare le difficoltà, la solitudine e gli imprevisti che mi si porranno davanti.
Ho preso le mie precauzioni per essere rintracciabile facilmente e poter chiedere aiuto in caso di pericolo.
Ci sono ancora tanti punti interrogativi visto che saranno 3500 km di qualcosa di completamente ignoto, a partire dal sentiero, dalle condizioni e anche dal pericolo di eventuali animali selvatici (lupi, orsi e cinghiali) che potrei (e non nego che spero succeda) incontrare sulla mia strada.
A mano a mano che si avvicina il giorno della partenza sento salire la tensione, l’adrenalina e anche la paura, sarei un ingenuo se non fosse così.
Ma sale anche l’eccitazione nel rendermi sempre più conto di stare per intraprendere qualcosa di eccezionale, di andare incontro a Madre Natura e alle sue bellezze, e di avere la possibilità di conoscermi meglio…e non è poco!